Abuela Margarita la Curandera

Inserito in Evoluzione Personale

Abuela Margarita
 
Abuela Margarita la Curandera
 
 

Intervista alla guaritrice maya Abuela Margarita. Abbiamo perso il contatto con la Natura, Nonna Margarita (Abuela in spagnolo significa nonna) ce lo ricorda, ci illumina di storia e di Magia facendoci vedere un’altra dimensione, la nostra!

“Quando desidero qualcosa lo chiedo a me”. Nonna Margherita, guaritrice e guardiana della tradizione maya, è cresciuta con la sua bisnonna, che era guaritrice e faceva miracoli.
Pratica e conosce i circoli di danza del sole, della terra, della luna, e la ricerca della visione.
 
 

Abuela (Nonna) Margarita Nuñez è messicana, india Chichimeca e portatrice della Sacra Pipa. Come membro del Consiglio Intertribale degli Anziani d’America viaggia per il mondo per condividere le sue conoscenze ancestrali tramandate dalle più genuine tradizioni indigene e mantenere viva l’eredità della cultura degli Antenati. Attraverso le sue cerimonie e il Temascal, la capanna di sudore, condivide la sua conoscenza ancestrale appartenente alla più genuina tradizione indigena. In Lei si riassumono saggezza e potere. I suoi rituali sono un’esplosione d’energia che contagiano pace e allegria. Quando ti guarda negli occhi e ti ricorda che siamo
esseri sacri, qualcosa di profondo si muove dentro di te.
 
 
Lei ci dice:
Abuela Margarita: Ho 71 anni. Sono nata in campagna, nello stato di Jalisco, Messico, e vivo in montagna. Sono vedova, ho due figlie e due nipoti da parte delle mie figlie, però ne ho a migliaia con cui ho potuto imparare l’amore senza attaccamento.
La nostra origine sono la madre Terra e il padre Sole. Sono venuta sulla terra per ricordare a voi ciò che c’è dentro ciascuno.
 
 
Giornalista: Dove andiamo dopo questa vita?
 
Abuela Margarita: Oh, figlia mia, a divertirci. La morte non esiste. La morte è semplicemente lasciare il corpo fisico, se vuoi.
 
G.: Come se vuoi…?
 
Abuela Margarita: Te lo puoi portare via. Mia bisnonna era chichimeca, sono cresciuta con lei fino ai 14 anni, era una donna prodigiosa, una guaritrice, magica, miracolosa. Ho imparato molto da lei.
 
G.: Ormai si nota che lei è una saggia, Nonna.
 
Abuela Margarita: Il potere del cosmo, della terra e del grande spirito è lì per tutti, basta prenderlo. Noi guaritori valorizziamo e amiamo molto i 4 elementi ( fuoco, acqua, aria, terra), li chiamiamo nonni. Una volta ero in Spagna, accudivo a un fuoco e ci siamo messi a chiacchierare.
 
G.: Con chi?
 
Abuela Margarita: Con il fuoco. “Io sono in te” mi disse. “Lo so già” risposi. “Quando decidi di morire ritornerai allo spirito, perché non ti porti il corpo?” disse. “Come faccio?” domandai.
 
G.: Interessante conversazione.
 
Abuela Margarita: “Tutto il tuo corpo è pieno di fuoco e anche di spirito – mi disse, – occupiamo il cento per cento dentro di te. L’aria sono i tuoi modi di pensare e ascendono se sei leggero. Di acqua abbiamo più dell’80% e sono i sentimenti ed evaporano. E terra siamo meno del 20%, cosa ti costa portarti via questo?” … E perché vuoi il corpo? Ovvio, per godermela, perché mantieni i 5 sensi e ormai non soffri di attaccamenti. Adesso sono qui con noi gli spiriti di mio marito e di mia figlia. Ciao. Il morto più recente della mia famiglia è mio suocero, che se ne é andato a più di 90 anni. Tre mesi prima di morire decise il giorno. “Se me ne dimentico – ci disse – ricordatemelo”. Arrivò il giorno e glielo ricordammo. Si lavò, si mise vestiti nuovi e ci disse: “Ora me ne vado a riposare”. Si buttò sul letto e morì. Lo stesso vi posso raccontare di mia bisnonna, dei miei genitori, delle mie zie.
 
G.: E lei, nonna, come vuole morire?
 
Abuela Margarita: Come il mio maestro Martinez Paredes, un maya poderoso. Andò in montagna: “Al tramonto venite a prendere il mio corpo”. Lo si udì cantare tutto il giorno e quando andarono a cercarlo, la terra era piena di orme. Così voglio morire io, danzando e cantando. Sapete cosa ha fatto mio padre?
 
G.: Cosa ha fatto?
 
Abuela Margarita: Una settimana prima di morire andò a raccogliere i suoi passi. Percorse i luoghi che amava e visitò la gente che amava e si prese il lusso di salutare. La morte non è morte, è la paura che abbiamo del cambiamento. Mia figlia mi sta dicendo: “Parla di me”.. e perciò vi parlerò di lei.
 
G.: Anche sua figlia decise di morire?
 
Abuela Margarita: Sì. C’è molta gioventù che non può realizzarsi, e nessuno desidera vivere senza senso.
 
G.: Cosa vale la pena?
 
Abuela Margarita: Quando guardi gli occhi e lasci entrare l’altro in te e tu entri nell’altro e diventate uno. Questa relazione di amore è per sempre, lì non c’è noia. Dobbiamo capire che siamo esseri sacri, che la Terra è nostra madre e il Sole nostro padre. Fino a pochissimo tempo fa gli Huicholes (detti anche Wirrarika o Wixarika o Huichol, sono nativi americani della Sierra Madre Occidentale del Messico, adorano il cactus allucinogeno peyote) non accettavano contratti di proprietà della terra. “Come sarei proprietario della madre Terra?” dicevano.
 
G.: Qui la terra si sfrutta, non si venera.
 
Abuela Margarita: La felicità è tanto semplice! Consiste nel rispettare ciò che siamo, e siamo terra, cosmo e grande spirito. E quando parliamo della madre terra, parliamo anche della donna che deve occupare il suo posto di educatrice.
 
G.: Qual’è la missione della donna?
 
Abuela Margarita: Insegnare all’uomo ad amare. Quando avranno imparato, avranno un’altra maniera di comportarsi con la donna e con la madre terra. Dobbiamo vedere il nostro corpo come sacro e sapere che il sesso è un atto sacro, quello è il modo per renderlo dolce e ci riempie di senso. La vita arriva per mezzo di questo atto d’amore. Se banalizzi questo, cosa ti resta? Restituire il potere sacro alla sessualità cambia la nostra attitudine verso la vita. Quando la mente si unisce al cuore tutto è possibile. Voglio dire qualcosa a tutto il mondo… Che possono usare il potere del Grande Spirito nel momento in cui lo vogliano. Quando capisci chi sei, i tuoi pensieri diventano realtà. Io, quando ho bisogno di qualcosa, lo chiedo a me stessa. E funziona.
 
G.: Ci sono molti credenti che pregano Dio, e Dio non concede.
 
Abuela Margarita: Perché una cosa è chiedere l’elemosina e un’altra ordinare a se stessi, sapere cos’è ciò di cui hai bisogno. Molti credenti son diventati dipendenti, e lo spirito è totalmente libero; di questo bisogna convincersi. Ci hanno insegnato ad adorare immagini invece di adorare noi stessi e adorarci tra di noi.
 
G.: Senza sentirsi imbarazzati
 
Abuela Margarita: Dobbiamo utilizzare la nostra ombra, essere più leggeri, affinare le capacità,
capire. Allora è facile curare, esser telepatici e comunicare con gli altri, le piante, gli animali. Se decidi di vivere tutte le tue capacità per fare il bene, la vita è piacere.
 
G.: Da quando lo sa?
 
Abuela Margarita: Alcuni momenti prima di morire mia figlia mi disse; ” Mamma, prendi la tua
pipa sacra, devi condividere la tua saggezza e viaggerai molto. Non temere, io ti
accompagnerò.” Io vidi con grande sorpresa come lei si incorporava al cosmo.
Sperimentai che la morte non esiste. L’orizzonte si ampliò e le percezioni persero i
limiti, per questo ora posso vederla e ascoltarla, lo crede possibile?
 
G.: Sì.
 
Abuela Margarita: I miei antenati hanno lasciato a noi nonni la custodia della conoscenza: “Verrà
il giorno in cui si ritornerà a condividere in circoli aperti”.
Credo che questo tempo è arrivato.

 
 
Ambiente Olistico staff
 

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