Interferenti Endocrini

Inserito in Tossine Ambientali

Interferenti Endocrini
 
Interferenti Endocrini
 
 

Gli alimenti (e non solo) contengono sostanze chiamate Distruttori o Interferenti Endocrini, che possono danneggiare il nostro equilibrio ormonale.

Ma oltre ai cibi gli Interferenti Endocrini sono ubiquitari e li troviamo in: caffè e tè preso nei distributori automatici, il latte di soia, il cibo conservato in contenitori di plastica o in quelli di metallo, gli affumicati, nei giocattoli per i bambini, nella carta termica degli scontrini fiscali, nelle tende della doccia, nei profumi, nelle creme che applichiamo sul corpo e in tanti, purtroppo troppi, altri prodotti, le pellicole per alimenti.. e tutte queste cose nascondono un pericolo: contengono sostanze chiamate Distruttori o Interferenti Endocrini, che possono danneggiare il nostro equilibrio ormonale.

Gli Interferenti Endocrini, possiedono una struttura simile a quella degli ormoni e possono accendere, spegnere o modificare il normale segnale ormonale, con effetti insidiosi e subdoli, perché si manifestano a distanza di anni e non nell’immediato.

Gli Interferenti Endocrini alterano l’equilibrio delle nostre ghiandole, pertanto i danni si manifestano a livello di: cervello, tiroide, surrene, ovaio, testicoli, sistema immunitario e metabolismo.

Numerose ricerche hanno confermato che l’esposizione agli Interferenti Endocrini può causare un anormale sviluppo del bambino, con anomalie a carico di reni, vie urinarie e apparato genitale, alterazioni dello sviluppo del cervello, malfunzionamento del sistema immunitario, infertilità, endometriosi, disfunzioni metaboliche, obesità, diabete, tumori al testicolo e al seno.

I bambini sono particolarmente sensibili al danno, in quanto le loro cellule in rapido accrescimento sono più vulnerabili; inoltre hanno minor capacità di detossificare, quindi di eliminarli. Nel cordone ombelicale dei neonati si trova una media di 200 sostanze chimiche in grado di causare tumori, danni al sistema nervoso e difetti di sviluppo fisico e mentale. Ciò è particolarmente preoccupante se consideriamo che nei 9 mesi che vanno dal concepimento alla nascita il cervello fetale si trasforma da una sorta di “banca dati” raccolta nei geni in una massa complessa ed altamente differenziata di cellule organizzate, capaci di interagire con il mondo esterno e pronte all’apprendimento. Quei primi 9 mesi sono le basi per tutto ciò che accadrà successivamente nella vita. La trasformazione è guidata da segnali chimici che istruiscono le cellule a differenziarsi, connettersi, morire, espandersi. Lo sviluppo nomale del cervello è sotto il continuo controllo di ormoni (estrogeni, testosterone ed ormoni tiroidei), per questo è particolarmente sensibile all’azione degli interferenti endocrini. L’esposizione a queste sostanze si associa a ridotta capacità di apprendimento, disturbi del comportamento, deficit dell’attenzione, ridotto quoziente intellettivo.
 
 
Fra le fonti principali di esposizione vi sono: il latte di soia, i pesticidi, i contenitori in plastica, le pentole antiaderenti, i giocattoli in plastica per bambini, le tende per la doccia, le creme e i profumi per il corpo.
 
 
Come possiamo proteggerci

– Cerchiamo di mangiare il più possibile prodotti freschi preparati in casa e non dall’industria, riduciamo al minimo gli inscatolati, gli affumicati, i cibi avvolti in pellicole di plastica

– Evitiamo la cottura alla brace o arrosto e rimuoviamo tutte le parti carbonizzate dagli alimenti

– Preferiamo ove possibile i cibi biologici (molti pesticidi sono interferenti endocrini), specialmente per i bambini

– Conserviamo gli alimenti in vetro e non nella plastica

– Evitiamo le pentole antiaderenti, specie se rovinate, sostituiamole con quelle in acciaio

– Togliamo il più possibile la plastica dalle stanze dei bambini, gli Interferenti Endocrini sono volatili e si assorbono respirando

– Apriamo le finestre per farli uscire dalle case, negli ambienti domestici l’inquinamento è 4 volte maggiore rispetto a quello di una grande strada trafficata

– Attenzione ai cosmetici, profumi, creme per il corpo: basta 1 spruzzata di dopobarba per trovare Interferenti Endocrini nelle urine fino a 48 ore dopo l’applicazione
 
 
Dottoressa Debora Rasio

Nutrizionista presso l’ospedale Sant’Andrea
Università di Roma La Sapienza
 
 

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