Raniditina Potenzialmente Cancerogena (dott.ssa Antonietta Gatti
Raniditina Potenzialmente Cancerogena.. e se ne escono così! dopo anni di somministrazioni a raffica a persone animali, per ogni piccolo disturbo gastrico.
IN realtà Ranidil, Zantac, Ranibloc, Ulcex ecc ecc. sono stati proiibiti in Italia dall’Aifa nel settembre 2019 poichè pare contengano una molecola potenzialmente cancerogena.
La dottoressa Antonietta Gatti scrive questo articolo sull’argomento:
“Mamma li turchi! gridavano alcuni secoli fa i ragazzini delle nostre coste meridionali quando avvistavano i pirati. Ma ora? Ora chi sono i “turchi”?
Solo ieri facevo notare il ritiro dal commercio di alcuni lotti di un farmaco. Il rischio, non raramente la prova, è che, oltre a non servire a nulla come non è poi raro che sia il caso, facessero male. A volte malissimo.
Ecco l’ultima grana.
Si scopre che un altro farmaco per lo stomaco, la ranitidina, contiene nelle sue forme farmaceutiche una molecola potenzialmente cancerogena: la N-nitrosodimetilammina (Ndma). L’AIFA dispone il ritiro di alcuni lotti.
La domanda è: chi ha fatto le analisi? L’altra domanda è: come mai gli enti preposti ai controlli dei farmaci si accorgono della pagliuzza (se pagliuzza è una sostanza che potrebbe innescare un cancro) e non vede le contaminazioni grossolane dei vaccini? E un’altra ancora: ammettiamo che un malato di stomaco abbia assunto i farmaci ora ritirati per anni e si sia ammalato di cancro come è del tutto possibile, stando a ciò che affermano le autorità sanitarie. Quanto siamo sicuri che l’origine della malattia sia riconosciuta? E se, metti caso, la ditta producesse pure un antiblastico?
Poi mi sorge una perplessità. Se, come affermano compatti i santoni della medicina, non c’è nulla di più controllato dei farmaci, che cosa possiamo pensare dell’elenco nutrito di quei prodotti che vengono continuamente ritirati dopo anni d’impiego entusiastico? E quanti ce ne saranno in attesa di giudizio, un giudizio che potrebbe non essere mai emesso perché non conviene farlo?
Sto leggendo un libro intitolato “Medicine letali e crimine organizzato” di Peter C. Gotzsche (edizioni I Naviganti) del 2016, libro che ha vinto vari premi internazionali.
Leggendolo, si apprende che la notizia di qualche giorno fa era già risaputa. Non il ritiro: la
contaminazione.
Piano piano, magari perché toccato sulla pelle, il popolo crede sempre meno alle palesi bugie di questi “luminari”. Sempre di più ci si accorge che dietro la maschera non c’è niente e, se
mai c’era una faccia, temo che non sarà facile riguadagnarla.”
dott.ssa Antonietta Gatto
Ambiente Olistico staff