Cervicale .. quanti sintomi !

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La chiamano sindrome cervicale pseudo-vertiginosa allorchè un individuo sperimenta le “vertigini” ed ha la sensazione che l’ambiente ruoti rispetto al suo corpo (vertigine oggettiva) spesso dovuta a disturbi infiammatori

LA CERVICALE E IL CONTROLLO MOTORIO E POSTURALE
I muscoli e le articolazioni cervicali forniscono continuamente al sistema nervoso informazioni fondamentali per il controllo motorio e posturale che può essere definito come la capacità di un soggetto di eseguire la miglior performance di movimento, con il dispendio energetico minore, mantenendo stabile la base di appoggio e l’orizzontalità dello sguardo.

Il rachide cervicale è infatti interconnesso attraverso un complesso network neuroanatomico e numerosi riflessi cervico-vestibolo-oculari, con l’apparato vestibolare (orecchio) e quello visivo (occhi) per coordinare al meglio, in modo automatico, i movimenti della testa con quelli degli occhi e con la stabilità posturale. I muscoli suboccipitali e le prime articolazioni cervicali (occipite-atlante-epistrofeo-terza cervicale) svolgono un ruolo chiave in questo senso.

Qualsiasi problema o disfunzione a carico dei recettori meccanici e nocicettivi cervicali comporta un’alterazione del controllo motorio e posturale con conseguenti segni e sintomi specifici tra cui i più comuni sono la cefalea e appunto la vertigine.

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SINTOMI DELLE VERTIGINI DA CERVICALE
La vertigine cervicale, o meglio i sintomi vertiginosi associati a problemi cervicali, hanno una frequenza episodica (mentre quella vestibolare dipende strettamente dai movimenti della testa e del corpo), possono durare minuti o ore (quella vestibolare dura secondi o minuti) e i movimenti e i dolori del collo influenzano i sintomi (quella vestibolare è influenzata da cambiamenti di posizione del corpo, rotolamenti nel letto, movimenti veloci della testa).

Dalle persone affette, i sintomi vengono così descritti:

sensazione aspecifica di orientamento alterato, dunque disorientamento: “mi sento sbandare”, “barcollo” , “ooopppss dove siamo?”
instabilità posturale o sensazione vaga di disequilibrio da fermo: “è come se fossi ubriaco”
sensazione di leggerezza della testa
visione offuscata, nausea, dolori al collo
difficoltà di concentrazione e di lettura (le parole saltano sulla pagina)
alterazioni visive: il contorno degli oggetti sembra sfocato
difficoltà a camminare al buio o sulle scale – mal di testa (se la cefalea è già presente, può peggiorare notevolmente).

vertigini da cervicale

CAUSE CERVICALI DELLE VERTIGINI
A livello cervicale, le cause principali che possono determinare una disfunzione cervicale e di conseguenza favorire il terreno per la comparsa di sintomi vertiginosi sono:

traumi diretti o indiretti (colpo di frusta, concussione)del collo o della testa
sovraccarichi da posture quotidiane o lavorative stereotipate e svantaggiose
gestualità lavorative ripetute e microtraumatiche
cefalea
patologie (artrosiche, discali etc)
disfunzioni e dolori temporomandibolari
stress emotivi
Le disfunzioni cervicali che possono causare la sintomatologia vertiginosa nello specifico sono:

infiammazioni articolari, muscolari, neurali
ridotta mobilità articolare e neurale (neurodinamica), soprattutto a livello suboccipitale delle prime vertebre cervicali
alterazioni del sistema nervoso simpatico
rigidità/ tensioni fasciali e neuromuscolari cervcio-toraciche e cranio-cervicali
alterazioni funzionali e strutturali muscolari (riduzioni della forza, resistenza, schemi di coordinazione e attivazione, modifiche metaboliche, fatica etc).
Tutto ciò altera la normale funzione dei recettori cervicali e le correlate informazioni somato-sensoriali. Di conseguenza la loro integrazione e modulazione e le funzioni riflesse connesse con i sistemi vestibolare e visivo vengono perturbate determinando la comparsa di disturbi tra cui principalmente la vertigine e/o la cefalea.

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VERTIGINI DA CERVICALE E RIMEDI MANUALI
La terapia manipolativa ortopedica e osteopatica sono un rimedio molto efficace per le problematiche vertiginose di origine cervicale, a patto di rivolgersi a professionisti sanitari laureati e preparati. Le tecniche sono eseguite manualmente, senza alcun farmaco ovviamente.

Le principali sono: –

tecniche di rilasciamento miofasciale che consistono in digitopressioni graduali e profonde, statiche o dinamiche, esercitate su articolazioni, muscoli e area fasciale relativa al fine di indurre per via riflessa nervosa, un miglioramento della vascolarizzazione e della mobilità, una riduzione della tensione tissutale e una stimolazione dei naturali meccanismi antidolorifici interni;
mobilizzazioni articolari specifiche sostenute accoppiate a movimenti naturali (SNAGS)
manipolazioni articolari ad alta velocità (HVLA Thrust) utili per ottenere anch’esse per via riflessa nervosa, una riduzione delle tensioni muscolari, un aumento della mobilità articolare e una stimolazione neurale antidolorifica;
tecniche di dry needling o puntura a secco, cioè tecniche invasive intramuscolari eseguite su aree muscolari particolarmente tese e sintomatologiche al fine di ridurre la rigidità locale, ripristinare la mobilità e stimolare processi antinfiammatori e antidolorifici sia a livello del sistema nervoso periferico e centrale;
esercizi terapeutici posturali e tonici , semplici e pratici da eseguire in autonomia al lavoro e a casa, al fine di guadagnare ulteriori miglioramenti e mantenere i risultati nel tempo.
Generalmente sono sufficienti poche sedute (4-6) per miglioramenti evidenti e significativi.

La terapia manuale aiuta a ridurre o eliminare le restrizioni di mobilità articolare, neurale, miofasciale che sono causa diretta o indiretta di nocicezione periferica e irritazione del sistema nervoso, alterando il controllo motorio e posturale, e l’ottimizzazione funzionale locale e a dis