Perfezione e Lavoro su di Sè
La Perfezione è presente e reale, nel nostro campo quantico, ma con gli organi di senso ordinari, non possiamo percepire questa eccellenza, se non per qualche istante di vuoto mentale o nello stato di coscienza da risvegliati, quando al di sopra della dualità, conscio e inconscio si uniscono nella “coniunctio oppositorum” di cui parla Jung.
Da qui l’idea che, senza un reale lavoro su se stessi, eliminando gli strati superflui della personaità, per portare alla luce un sommerso, così potente da processare milioni di attività vitali al secondo, non sia possibile accedere alla sfera spirituale dell’autorealizzazione, se non idealmente.
Si può “lavorare” in parallelo e ottenere risutati su tutti i piani e sottopiani che costituiscono l’essere umano
fisico/eterico, astrale e mentale (inferiore e superiore)
Per lavorare su se stessi ci sono delle direttive di base che provengono dagli insegnamenti più antichi: dai Veda passando per le Scuole Misteriche, ai più attuali Maestri illuminati come Jung, Gurdjieff, Steiner e la scuola Teosofica, e dal Maestro più in alto nel percorso iniziatico che è il Cristo portatore del sè.
– Distacco dall’ereditarietà genitoriale
– Osservazione (senza giudizio) delle proprie azioni e re-azioni meccaniche
– Presenza nel qui e ora
– Centratura ricordo di sè
– Favorire il Processo di Trasformazione e di Risveglio
Meditazione semplice, tecniche energetiche, preghiere e mantram, visualizzazioni, trattamenti naturali.. sono strumenti da utilizzare, perchè possono aiutare nel processo di trasformazione alchemica, mentre si dissolve la falsa personalità acquisita e si forma il nucleo centrale dell’essere.
La Perfezione è insita nell’Uni-verso, è in un campo in cui siamo immersi, ma da cui siamo scollegati, va ri-trovata affinando le qualità animiche, perchè soggiace sepolta da strati di personalità condizionata che abbiamo acquisito nelle varie incarnazione, e nei contenuti del nostro albero genealogico.
Grazia Foti
Naturopatia Integrata
Ambiente Olistico staff