il Corpo di Dolore
Il cambiamento è il fluire naturale della vita ma esiste una grande resistenza al cambiamento dettata dalla paura di morire a se stessi. Cristallizzarsi in abitudini consolidate, per timore di abbandonarle, è un modo per tentare di fermare il tempo.
Quando si è infelici e insoddisfatti della propria vita, molte persone non vogliono essere salvate e non vogliono salvarsi. Perché la salvezza implica un cambiamento e il cambiamento richiede uno sforzo ben più grande del rimanere uguali.
La Resistenza al Cambiamento è un fenomeno assai limitante e gravoso per la nostra anima, che si verifica costantemente quando si rimane ancorati per timore, a situazioni della vita che non ci rappresentano come: lavori che non ci soddisfano, spesso sottopagati e svolti solo per timore e non per passione, a situazioni di coppia in cui si arriva anche ad odiare il compagno o la compagna, a non sopportare più la sua presenza o semplicemente a non apprezzare e godere della sua partecipazione.
Normalmente le persone vogliono che le cose restino sempre uguali, accettando con rassegnazione di vivere nell’infelicità per paura dei cambiamenti, delle cose che vanno in frantumi. Ma sappiamo quanto l’attaccamento a cose e situazioni sia nocivo e sia una trappola, una sorta di prigione fatta di sbarre mentali.
Per molte persone la tendenza è quella di voler mantenere le cose come sono per avere un senso di sicurezza e di stabilità apparente e tutti gli sforzi saranno tesi e impegnati a mantenere una sorta di equilibrio che si regge sulle sabbie mobili, tanta fatica per conservare, quando invece la vera costante dell’esistenza umana è il cambiamento.
Così la PAURA fa da padrona e inconsciamente gestisce ogni pensiero prima ed azione poi.
Quando la nostra evoluzione lo richiede e ripeto quando il nostro livello evolutivo richiede una trasformazione, se si ha coraggio (cor-agere.. agire col cuore), per lasciare andare vecchi schemi di pensiero, emozioni negative, dipendenze affettive, legami limitanti ecc.. se si ha il coraggio di abbandonare la lamentela come proprio stile di vita, se si riesce a perdonare se stessi e gli altri che in definitiva sono dei messaggeri.. allora inizia un viaggio verso la verità, verso il senso reale della nostra presenza su questa terra.
La realtà che viviamo è programmata dentro di noi ed è creata da un’identità che ci siamo creati, dai nostri pensieri e dalle nostre credenze inconsce e limitanti che risiedono soprattutto nel passato.
Accogliere anziché giudicare apre la strada allo spazio delle infinite varianti, per cui possiamo sincronizzarci su vibrazioni di esistenza gioiose e soddisfacenti.
Accettare lo stato attuale e accettarsi come si è, senza giudicare e senza opporre resistenza espande la realtà, scioglie ogni tensione e diventa la chiave per interrompere i dialoghi interni ripetitivi che ci conducono ai soliti vecchi schemi comportamentali.
Tuttavia .. spesso ci pensa la vita a stravolgere tutto ! e tanto più radicato sarà l’attaccamento al vecchio, tanto più intensa sarà la crisi da affrontare.
Viceversa chi si trasforma cresce ma chi rimane immobile invecchia.
Se vogliamo che la nostra vita cambi iniziamo cambiando il nostro dialogo interno.
Essere consapevoli che il cambiamento fa parte del fluire spontaneo della vita come l’acqua del fiume che scorre incessantemente, è un gran passo avanti verso la guarigione emotiva.
Grazia Foti
Naturopatia Integrata
Ambiente Olistico staff
Resistenza al Cambiamento
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